I SANTI PATRONI VITO, MODESTO E CRESCENZIA
San Vito fa parte degli Ausiliatori, ovvero un gruppo di quattordici santi alla cui intercessione il popolo cristiano si rivolgeva per particolari necessità. San Vito veniva invocato in caso corea (chiamata anche “ballo di San Vito”), letargia, morso di animali velenosi e idrofobia.
Secondo la tradizione, San Vito nacque a Mazara del Vallo intorno al 286 d.C. da un nobile pagano e da una matrona cristiana. Rimasto orfano di madre, venne affidato alle cure della nutrice Crescenzia e, successivamente, al precettore Modesto, entrambi cristiani, che lo indirizzarono verso la conversione al Cristianesimo.
Dopo che un angelo apparve in sogno a Vito, i tre si prodigarono nell’evangelizzazione dei pastori siciliani.
Nel 303 l’imperatore Diocleziano emanò l’editto di persecuzione contro i cristiani, poco più tardi, Vito, Modesto e Crescenzia furono catturati e portati a Roma. Qui, dopo i vani tentativi di convincere i tre all’abiura del credo cristiano, l’imperatore ordinò la loro esecuzione tramite immersione in una caldaia di pece bollente e piombo fuso, ma tutti ne uscirono indenni. Furono quindi, dati in pasto alle belve feroci, ma esse si ammansirono stendendosi ai piedi di Vito. Morirono infine, bruciati sul rogo, il 15 giugno del 304.
Il culto dei tre santi si diffuse rapidamente in tutto il sud Italia e, in seguito al trasferimento delle loro reliquie, nell’area germanica e slava. Particolare è la dedicazione della chiesa di Andalo, in quanto nella diocesi trentina si riscontrano pochi altri casi analoghi.
Secondo il Roner, “il popolo, che sempre ama la divozione intuitiva, vede associata alla storia di San Vito la caldaia e la sua festa cadere appunta a mezzo il giugno, epoca di aprir le malghe e di allestire la caldaia pel latte; e nell’arcano bisogno di cercarsi una protezione celeste trova in San Vito il patrono de’ bestiami e de’ pascoli e nella sua caldaia un sacro emblema, un eccitamento alla propria fiducia e pietà”.
La storia di San Vito è stata tramandata con numerose varianti in tutto il mondo cristiano e, nel corso dei secoli, vennero aggiunti svariati particolari. Alcuni studiosi dell’agiografia del Santo, ritengono che Vito sia l’unico autentico martire e che Modesto e Crescenzia siano solo un’invenzione. A questo proposito, dopo una revisione storica dei documenti relativi alla vita del Santo, il Concilio Vaticano II, nel 1969, ha deciso l’eliminazione dal catalogo dei santi di Modesto e Crescenzia.