CHIESA DI SAN TOMMASO
Situata su un panoramico rilievo aperto verso la Valle di Non e coronato dai monti del Gruppo Brenta, la chiesa di San Tommaso apostolo del paese di Cavedago risale al XIII-XIV secolo per gli antichi affreschi che decorano la facciata e l’interno della chiesetta.
La sua costruzione è alquanto controversa, pare infatti sia stata costruita per i viandanti, commercianti e pellegrini che frequentavano l’antica Via Imperiale. La chiesa fu infatti costruita su un’antica strada di collegamento con il Lago di Garda, com’è testimoniato dal gigantesco San Cristoforo dipinto sulla facciata della chiesetta a protezione dei viaggiatori. La sua costruzione potrebbe essere stata promossa dal conte Tirolo Mainardo II che nella seconda metà del XIII secolo dominò il territorio dello Sporeggio con la possibile costruzione di nuove chiese e la sistemazione della viabilità. Negli anni la chiesa è passata di proprietà del paese di Cavedago che la utilizzò come cappella del paese che si stabilì con i suoi masi contadini nel territorio circostante la chiesetta a partire dalla seconda metà del XIII secolo.
Come le antiche chiese di Andalo, Molveno e Spormaggiore anche San Tommaso di Cavedago, nel 1546, subì degli interventi di ampliamento ad opera di un certo Rocco de Redis di Laino d’Intelvi che costruì un nuovo portale d’ingresso – un portale di gusto rinascimentale del tutto simile a quello della chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia di Andalo – e una nuova copertura interna in stile gotico.
La chiesa venne consacrata il 26 luglio 1573 da Gabriele Alessandro, vescovo suffraganeo del cardinale e principe di Trento, Lodovico Madruzzo, lo stesso che l’anno prima aveva consacrato le antiche chiese di Andalo e Molveno. Nell’occasione l’altare maggiore venne dedicato a San Tommaso apostolo, i due minori a Santo Stefano e a San Lorenzo, e concesse un’indulgenza di ottanta giorni a tutti coloro che visitavano la chiesa nel giorno di San Tommaso.
Nel XVII secolo la chiese venne dotata di un nuovo arredo liturgico in linea con il gusto dell’epoca: nel 1623 vennero realizzati gli altari laterali, titolati ai Santi Lorenzo e Stefano, e nel 1651 venne realizzato l’altare maggiore e il tabernacolo, in legno policromato, dallo scultore Cristoforo Bezzi di Cusiano in Val di Sole. Alla fine del XVII secolo gli altari registrarono un nuovo cambio di dedicazione, uno a Sant’Antonio abate e, l’altro, al Santissimo Crocifisso, quest’ultimo, nel 1708, registrò un ulteriore cambio di titolazione a Santa Caterina.
La storia della chiesetta di San Tommaso è destinata a interrompersi con la costruzione della nuova parrocchiale di Cavedago tra il 1847 e il 1849; la nuova chiesa dedicata a San Lorenzo martire determinò negli anni il disuso delle chiesetta e la seguente spogliazione di tutti i suoi arredi sacri. Né seguì un furioso incendio che nel 1866 distrusse il coperto e danneggiò la sagrestia della chiesa di San Tommaso che venne pertanto demolita e al suo posto venne costruito un nuovo cimitero. L’attale cimitero di Cavedago fu costruito con un dono di 300 fiorini dell’Imperatore Ferdinando e dall’Imperatrice Maria Anna d’Austria che secondo testimonianze orali pare siano passati sulla via storica e vedendo il vecchio cimitero – situato sul lato nord-est della chiesetta – in precario stato di conservazione decisero di lasciare un omaggio in denaro per la sua ricostruzione.
Durante la prima guerra mondiale la chiesa venne spogliata della sua campana e fu solo nel 1952 che si arrivò alla realizzazione di una nuova campana dedicata a “Maria Dolens” in ricordo delle donne rimaste sole durante la guerra e dei caduti di guerra e i defunti vicini e lontani di Cavedago. Ogni sera 100 rintocchi di campana suonano in ricordo dei defunti di Cavedago.
Il 21 dicembre 1950 vennero pubblicamente sospese le funzioni religiose per il precario stato di conservazione della chiesa che negli anni successivi cadde in disuso e svolse la funzione di deposito degli attrezzi del cimitero. L’incuria e qualche mano sacrilega spogliò l’edificio di tutti i suoi arredi sacri, tra cui il dipinto di San Tommaso, il tabernacolo e la Via Crucis.
Dopo anni di abbandono, tra il 1999 e il 2002 vennero condotti i lavori di restauro al fine di riportare al culto l’antico edificio. Per l’occasione vennero collocati all’interno della chiesa: un nuovo altare in pietra, il bassorilievo con la raffigurazione dell’”Incredulità di San Tommaso” dello scultore Egidio Petri di Segonzano, l’ambone, i banchi in larice sbiancato, la via Crucis e tutti gli arredi minori.
La chiesa venne nuovamente consacrata il 3 luglio del 2002, giorno della commemorazione di San Tommaso, dal vescovo Luigi Bressan e il 20 settembre 2008 è stato celebrato il primo matrimonio, a quasi più di due secoli di distanza dall’ultimo matrimonio all’interno della chiesetta.